Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770)



I santi Massimo e Osvaldo
Olio su tela, 285x157 cm

Riposo nella fuga in Egitto
Olio su tela, 233x142 cm

San Giovanni Battista
Olio su tela, 233x142 cm

Chiesa dei santi Massimo e Osvaldo, Padova

Come risulta da un'iscrizione di una lapide sul pavimento della chiesa sappiamo che le tre tele fugrono commissionate dal parroco della chiesa Giuseppe Cogolo di Thiene, morto nel 1745. Egli fece anche erigere a sue spese gli altari in cui trovarono posto le tre opere. L'esecuzione sembra collocarsi intorno al 1744-1745 circa e nella loro esecuzione l'artista utilizza due diversi registri stilistici. Le due tele laterali con il Riposo e il Giovanni Battista appaiono affini nella comune ambientazione quasi notturna, nella composizione costruita per diagonali, particolarmente evidente nella seconda, e nella più morbida stesura pittorica. Nella pala dell'altar maggiore invece, l'intonazione e chiara, la cromia più brillante e il segno pittorico più netto. L'ambientazione architettonica scandisce diversi piani di profondità e riprende nella parte centrale dietro i due santi una soluzione simile a quella già utilizzata nel San Francesco di Paola della chiesa veneziana di San Beneto.